Fra poco più di un mese la Fifa assegnerà il Pallone d’Oro 2014, i nomi caldi sono in fondo sempre gli stessi. Il favoritissimo anche quest’anno sembra essere Cristiano Ronaldo, reduce da un anno meraviglioso e vincitore con il Real Madrid della Champions League e capocannoniere della competizione. Ma questo è anche l’anno del Mondiale e spesso è capitato che l’esito dei tornei per nazionali hanno influenzato i votanti. In Brasile abbiamo assistito al trionfo dei tedeschi, è normale quindi che anche i vari Lahm (capitano della squadra), Müller, Neuer e gli altri possano farci qualcosa di più che un pensierino.

Sull’argomento ha le idee abbastanza chiare il presidente della Uefa, Michel Platini si augura infatti che il premio quest’anno vada a uno degli eroi di Rio de Janeiro, come giusto riconoscimento per l’impresa compiuta quest’estate:

Parecchi giocatori meritano il Pallone d’Oro, ma io sono del parere che nell’anno del Mondiale questo premio vada a un campione del mondo. Così come quattro anni fa dissi che il premio sarebbe dovuto essere assegnato a un giocatore spagnolo.

Già, ma quattro anni fa il Pallone d’Oro se lo aggiudicò Lionel Messi con Xavi e Iniesta, autore del gol vittoria in finale, costretti ad accontentarsi dei due gradini meno nobili del podio. Questione di punti di vista, come Platini la pensa anche un suo connazionale, quel Frank Ribery che per molti l’anno scorso avrebbe meritato il successo dopo aver trascinato il Bayern Monaco alla vittoria della Champions League. Il francese dovette accontentarsi della terza piazza, perché il Pallone d’Oro, manco a dirlo, fu assegnato a Cristiano Ronaldo davanti a Messi, per il portoghese furono decisivi i gol con la maglia della nazionale negli spareggi mondiale con la Svezia di Ibrahimovic, un altro che almeno una volta avrebbe meritato tale riconoscimento.

Ribery ci va giù pesante, il Pallone d’Oro non ha nessun valore, non serve fare bene in campo con la propria squadra, è un premio politico, pubblicitario se vogliamo. Il fuoriclasse dei bavaresi per dimostrare la sua teoria tira in ballo anche Fabio Cannavaro, vincitore nel 2006 da capitano dell’Italia campione del mondo. I suoi nomi sono altri, quelli dei suoi compagni di squadra:

Meriterebbero il Pallone d’Oro. Manuel ha vinto tutto, è una brava persona, non è arrogante, mentre Arjen è stato incredibile in Bundesliga ed eccezionale al Mondiale. Ma temo che sia ormai tutta politica. Non penso che premi il miglior giocatore. Già nel 2006 Cannavaro aveva vinto solo perché era campione del mondo. E l’anno scorso ho imparato molto: già al mio arrivo alla cerimonia dissi a mia moglie che non avrei vinto. Ho visto Blatter accogliere Ronaldo con un abbraccio, tutta la sua famiglia era lì. Non sono stupido, ho capito che lui sapeva che stava per vincere.

Il rammarico di Ribery è comprensibile ed è vero che spesso il premio non viene dato al miglior giocatore, a memoria viene in mente l’edizione 2006 quando vinse il vecchio Sammer campione d’Europa ai danni di un Del Piero che a soli 21 anni aveva vinto da assoluto protagonista Champions League e Coppa Intercontinentale. La verità è che quest’anno davvero c’è più di un nome che meriterebbe di essere scritto nell’albo d’oro di questo prestigioso riconoscimento. Lo scorso anno per la prima volta è stato assegnato il Pallone d’Oro alla carriera, a Pelè, in futuro di sicuro si parlerà molto di più di questo riconoscimento.

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ultimo aggiornamento: 26-11-2014


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